NAGINATA
Naginata è una sorta di alabarda costituita da un’asta in legno, soliamente laccata, lunga circa 150 cm, su cui è innestata una lama ricurva, di forma analoga al wakizashi ma più spessa e con una forte curvatura verso la punta. Altra sorta di alabarda fu il nagamaki, in cui le proporazioni fra lama e asta erano, rispetto al naginata, circa uguali. Queste armi furono utilizzate ampiamente soprattutto prima dell’avvento delle armi da fuoco, sia da cavallo che a piedi (frequentissimo è trovarle rappresentate, ad esempio, in stampe raffiguranti episodi di battaglie nel periodo delle guerre con i mongoli). In particolare, se utilizzate da un fante potevano essere utili contro un cavaliere avvalendosi sia della lunghezza sia della possibilità di atterrare il nemico tagliando le gambe del cavallo che lo sosteneva. Il naginata utilizza la lama prevalentemente di taglio mentre l’asta può essere utilizzata per colpire (frequente era l’adozione di un pomolo di metallo all’estremità dell’asta per rafforzare il colpo).
La lunghezza dell’arma e l’impugnatura lunga consentono una potenza non indifferente soprattutto se il guerriero era dotato di fluidità e destrezza nei movimenti. Per tale motivo il naginata divenne con il tempo l’arma dedicata alle donne appartenenti alle famiglie samurai. Il progressivo abbandono del naginata nel periodo Tokugawa ne fece strumento di educazione per le nobili guerriere più che arma di offesa.
La più antica scuole che ha codificato tecniche di naginatajutsu è la Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu. Fra le altre scuole antiche di naginata citiamo la Tendo Ryu.